‘LA SICUREZZA SI GESTISCE COLPENDO CHI INCITA ALL’ODIO, NON PRENDENDO DI MIRA DONNE CHE VOGLIONO PASSEGGIARE O FARSI UNA NUOTATA’. L’ONU INTERVIENE SUL BURKINI

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    “Le preoccupazioni riguardanti l’ordine pubblico andrebbero affrontate colpendo coloro che incitano all’odio o reagiscono con violenza, non prendendo di mira le donne che semplicemente vogliono passeggiare su una spiaggia o farsi una nuotata indossando un abbigliamento con il quale si sentono a proprio agio”. Attraverso il suo portavoce, Rupert Colville, l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani “accoglie con favore” la decisione del Consiglio di Stato in Francia che ha sospeso il divieto di indossare il burkini. “Le persone che indossano il burkini non possono essere ritenute responsabili per le reazioni violente od ostili di altri. La parità di genere – spiega l’Alto commissariato Onu – non si ottiene restringendo le libertà individuali né sorvegliando ciò che individualmente le donne scelgono di indossare”.

    M.